La quarta edizione del premio GUARNIERI-MONTEL va ad Alessio Tugnolo del DiSAA
Si è conclusa ieri a Bologna, l’EIMA una delle più importanti fiere europee dedicate all’agricoltura e ai macchinari agricoli. A catalizzare l’attenzione della kermesse dell’agromeccanica sono stati sicuramente i contenuti altamente tecnologici presentati dalle diverse case costruttrici di trattori e macchinari agricoli, in linea con l’esigenza mondiale verso la transazione ecologica e sostenibilità ambientale.
Per il DiSAA, hanno partecipato i docenti di ingegneria meccanica, Roberto Oberti, Aldo Calcante, Riicardo Guidetti, Roberto Beghi, Davide Facchinetti, Domenico Pessina, Marco Fiala, Arianna Facchi. I primi due hanno accompagnato un gruppo di studenti del corso di laurea magistrale in Scienze Agrarie per la Sostenibilità per far toccare loro con mano gli ultimi trend di mercato e l’importanza crescente che robotica e intelligenza artificiale hanno assunto in ambito di agricoltura di precisione. “I nostri studenti sanno quanto il miglioramento dell’efficienza dei processi di produzione agricola e zootecnica, possa massimizzare la resa e la qualità dei prodotti. Nelle aziende UniMi, gli studenti eseguono esperimenti con prototipi di robot per l’agricoltura di precisione e con due robot per l’alimentazione e la mungitura dei bovini. La loro partecipazione ad EIMA è importante per migliorare e valorizzare ancor di più l’utilizzo di queste tecnologie puntando l’attenzione alla sostenibilità e al benessere animale.” afferma Oberti, Presidente del Corso di Laurea.
I docenti DiSAA hanno anche partecipato attivamente ad EIMA Campus, evento in collaborazione con l’associazione italiana di ingegneria agraria AIIA che ha previsto un nuovo ciclo di 16 lezioni, rivolte agli studenti universitari, sui principali temi di tendenza dell’agro-meccanica. Il workshop proposto dal Professor Facchinetti si è concentrato sull’utilità dell’intelligenza artificiale a supporto della robotica in ambito agricolo, caratterizzato da una variabilità di situazioni molto più ampia rispetto all’ambito industriale. Il Professor Fiala ha invece presentato i risultati del progetto Mais 100%, finanziato da Regione Lombardia, in collaborazione con il Consorzio Italiano Biogas, Fondazione CRPA Reggio Emilia, e quattro aziende cerealicolo-zootecniche-energetiche della Pianura Padana. Scopo del progetto è la massimizzazione della produttività, dell’efficienza, della competitività e della sostenibilità della filiera mais, definendo un sistema di “produzione circolare della granella di mais”, comprendente anche il recupero e la successiva valorizzare dei residui colturali. La valorizzazione completa della parte epigea della pianta di mais trova utilizzo in ambito zootecnico in quanto le parti normalmente interrate possono invece essere utilizzate come alimento per animali da rimonta o lettiera. Inoltre, un’eccellente opportunità per gli agricoltori è rappresentata dalla possibilità di produzione aziendale di biometano partendo proprio dagli scarti. Il biometano, vettore energetico di enorme importanza nella attuazione della “transizione energetica”, ha conquistato l’attenzione della collettività a seguito dei recenti sviluppi nella questione dell’approvvigionamento energetico nazionale. Il progetto è stato inoltre oggetto di una tesi di laurea sperimentale raccontato qui da Paolo Rebussi.
Significativa anche la partecipazione DiSAA al workshop sull’innovazione nella meccanica e nell’impiantistica applicate ai biosistemi agro-alimentari e forestali (in ricordo dei ricercatori Adriano Guarnieri e Gian Luca Montel) organizzato dal dipartimento DISTAL dell’Università di Bologna, il dipartimento DAFNE dell’Università di Foggia e FederUnacoma. Al progetto di Dottorato di Alessio Tugnolo è andato il primo premio con la presentazione di un’idea di sensoristica autonoma altamente innovativa, giudicata vincente dalla commissione di docenti AGR09 chiamata a valutare i 10 progetti presentati. “Francamente non me l’aspettavo – afferma Tugnolo – in quanto il livello di progetti presentati era molto alto. La sensoristica di I-Grape, oggetto della mia tesi di Dottorato realmente sviluppato e testato, apre gli orizzonti verso le sensoristiche autonome a livello di vigneto. Per il momento la tecnologia è sotto embargo ma, una volta pubblicati i risultati, spero potrà essere impiegata su larga scala.” A seguire il momento delle premiazioni.