Biotecnologie Vegetali per l’Agricoltura del XXI secolo

Lo scorso 23 e 24 febbraio, ricercatori di spicco del panorama scientifico internazionale hanno tenuto una conferenza organizzata dai Dipartimenti DiSAA e Bioscienze, grazie al sostegno di Bayer Italia, per aggiornare il pubblico sugli ultimi risultati delle loro ricerche negli ambiti della biologia molecolare delle piante e sulle importanti ricadute che il loro lavoro potrà avere sull’agricoltura del futuro.

Si è trattato di cereali, brassicacee, alberi da frutto e di altre specie di interesse agrario e di come i loro processi biologici sono regolati, grazie agli studi effettuati con i più avanzati strumenti. George Coupland, Junko Kyozuka e Lucio Conti hanno parlato di come le piante regolano lo sviluppo e la differenziazione delle loro cellule nel germoglio, mentre Sabrina Sabatini dello sviluppo della radice. Sara Farrona ha parlato della memoria nei semi delle piante e Francesco Licausi di come le piante possano sopravvivere in mancanza di ossigeno. Leonardo Caproni ha invece presentato le ultime ricerche sull’orzo africano mentre Stephan Wenkel e Davide Bulgarelli due argomenti nuovi: come possiamo migliorare le piante tramite l’utilizzo di microproteine e come le piante interagiscono con i microorganismi del suolo. Passando alle piante perenni, Mario Pezzotti ha illustrato come si possono migliorare le caratteristiche della vite e Fernando Andrés dello sviluppo delle gemme degli alberi da frutto.

“E’ solo grazie alla ricerca, allo studio e infine alle comprensione dei meccanismi che regolano la vita delle piante che si può migliorare la nostra agricoltura in maniera precisa e sicura” ricorda Vittoria Brambilla in apertura dell’evento.

In Europa e nel mondo si parla di NGTs- New Genomic Techniques che hanno assunto un ruolo rilevante nel miglioramento genetico delle piante agrarie dopo la scoperta della tecnica CRISPR nel 2012 che ha  incrementato le possibilità di applicazione di queste tecniche.

In Italia queste stesse tecniche sono state rinominate TEA- Tecnologie di Evoluzione Assistita in quanto grazie a tali tecniche possiamo migliorare le nostre piante in modo simile a quello che fa l’evoluzione ma in modo “assistito” dalla scienza, dalle conoscenze e dalla tecnologia. Le NGT o TEA sono strumenti importanti per migliorare le nostre colture. Questo processo di miglioramento non sarebbe possibile senza le conoscenze di base che abbiamo acquisito finora e che continuiamo ad acquisire grazie al lavoro dei ricercatori.

Questa conferenza si è inserita in un momento in cui le TEA vengono utilizzate in molte parti del mondo per produrre piante più sane, resistenti ed adatte ad un’agricoltura più sostenibile.  In Europa la situazione normativa però non è ancora definita e di fatto queste piante non possono essere coltivate per fini commerciali.

Regione Lombardia, che ha patrocinato l’evento insieme alla Società Italiana di Genetica Agraria, sì è recentemente espressa a favore della sperimentazione in campo di piante fatte con TEA con una delibera di dicembre 2022 che designa dei siti sperimentali nella nostra regione. La Regione risponde ad una richiesta concreta, da parte degli scienziati che vogliono sperimentare i prodotti delle loro ricerche e anche da parte degli agricoltori che, tramite le loro associazioni di categoria (Coldiretti, Confagricoltura e CIA) chiedono di poter disporre di piante migliorate tramite le TEA.

Questo convegno è stato dunque un’occasione per avvicinare scienziati e portatori d’interesse in un dialogo sulle opportunità offerte dalla ricerca scientifica che, grazie alle TEA, può aiutarci a risolvere i problemi concreti dell’agricoltura di oggi e del futuro.