L’importanza strategica dell’Amazzonia nella lotta al cambiamento climatico
Save the Date: 20 ottobre – ore 18.00 – streaming here: https://tinyurl.com/2p97wxc5
Dell’Amazzonia sono note la spettacolare biodiversità e la produzione di ossigeno a vantaggio di tutto il pianeta.
Meno conosciuti sono i delicati meccanismi di autoproduzione delle piogge che garantiscono la sopravvivenza della foresta e i rapporti con le acque sotterranee.
Incontro con la Dottoressa Tullia Rizzotti nell’ambito del ciclo di conferenze IN CIMA: Prospettive di Natura promosse dalla collaborazione CAI-DiSAA
La conferenza illustrerà i “fiumi volanti” (ríos voladores), fiumi aerei di vapor d’acqua soprastanti la foresta, e il “gemello” sotterraneo del Rio delle Amazzoni, il Rio Hamza, da poco scoperto.
La deforestazione interrompe non solo la continuità del manto vegetale ma anche il regime delle precipitazioni con drammatiche conseguenze sul clima locale, circostante la foresta e dell’intero pianeta. Le cause della deforestazione, sempre incoraggiata dal Governo Bolsonaro, sono molteplici: tra le più devastanti la produzione di nuovi pascoli per l’allevamento del bestiame e di coltivi per soddisfare la famelica richiesta interna ed estera di carne, soia, zucchero, caffè. Fanno la loro parte il mercato di legno pregiato, quasi sempre ottenuto ed esportato illegalmente, e la nuova corsa all’oro. Quest’ultima, portata avanti dai garimpeiros, in aree estrattive quasi sempre illegali, è salita drammaticamente negli ultimi anni di pari passo con la crescita delle quotazioni dell’oro sul mercato internazionale.
Le conseguenze sono devastanti: oltre alla connessa deforestazione, l’utilizzo del mercurio per l’estrazione artigianale del metallo avvelena le acque e l’ecosistema, rendendo di fatto impossibile la vita agli indigeni. Recenti studi segnalano l’arrivo in falda del mercurio, in aggiunta ai pesticidi abbondantemente usati nell’agricoltura brasiliana, molti dei quali ormai vietati in Europa.
Si sta distruggendo un patrimonio non più ricostruibile prima ancora di conoscerlo: delle piante medicinali ampiamente utilizzate dalla cultura indigena è nota alla scienza ufficiale solo una minima parte.
E l’efficacia di molte specie viene confermata!
I territori indigeni spiccano ormai come isole di foresta conservata in mezzo a coltivazioni e pascoli estesi a perdita d’occhio. Le ultime devastanti leggi di Bolsonaro hanno attentato anche a questa integrità, aprendo legalmente i territori indigeni alla prospezione mineraria e ponendo un limite di tempo (il “marco temporal”) al diritto degli indigeni di vivere nelle loro terre ancestrali, di cui non sono proprietari ma usufruttuari.
La conferenza vuole esporre sinteticamente questi aspetti complessi e interconnessi, ponendo in risalto le nostre responsabilità nella deforestazione con l’importazione e il consumo di prodotti ad essa legati. Con questa mentalità commerciale si pone in stridente contrasto il profondo legame di amore e rispetto degli indigeni verso la loro terra, sempre più spesso a costo della vita. Un ugual prezzo di sangue viene pagato da attivisti e giornalisti che interferiscono con gli interessi di fazenderos e appartenenti alla bancada ruralista. Dopo Chico Mendes la lista egli omicidi, quasi sempre impuniti, è infinita. Il recente caso dell’uccisione nel giugno 2022 di Bruno Pereira e Dom Phillips nella Vale do Javari è solo la punta di un iceberg. Il pronunciamento del Parlamento Europeo il 13 settembre 2022 a favore di un regolamento che vieti l’importazione di prodotti derivanti da deforestazione è solo il primo passo di un lungo cammino.
L’incontro sarà trasmesso via Teams: https://tinyurl.com/bdkrycx3