CENSITE PER LA PRIMA VOLTA LE VARIETÀ LOCALI LOMBARDE: IMPORTANTE PREMESSA PER LA LORO VALORIZZAZIONE
La perdita di agro-biodiversità vegetale è un problema globale i cui effetti hanno ripercussioni sia sull’uomo che sugli (agro-) ecosistemi. Recentemente il Centro di Ricerca Coordinata Ge.S.Di.Mont. (DiSAA – Università degli Studi di Milano) ha condotto il censimento delle cultivar erbacee tradizionali (landraces) oggi coltivate in Lombardia, una delle regioni italiane più industrializzate d’Europa, di cui non si avevano informazioni in merito. Dal censimento è emerso che in Lombardia sono coltivate (conservate on farm) 72 landraces la maggior parte delle quali sono minacciate in quanto coltivate da un numero esiguo di agricoltori, perlopiù hobbisti. Solo l’11% di esse sono state oggetto di studi scientifici mentre il 12.5% sono quelle tutelate in quanto iscritte nel Registro Europeo delle Varietà da Conservazione. In base ai dati raccolti, negli ultimi 70-80 anni la Lombardia ha perso circa il 78% delle landraces erbacee coltivate/conservate in situ. Le caratteristiche nutrizionali di quattro cultivar tradizionali di mais lombardi, utilizzate per l’avvio di filiere agro-alimentari di nicchia, sono inoltre state analizzate. Alcune di esse, quelle con cariossidi pigmentate dovuta all’elevata concentrazione di polifenoli, presentano elevata attività antiossidante che le rendono interessanti per la produzione di cibi nutraceutici.
Approfondimento:
Giupponi L., Pilu R., Scarafoni A., Giorgi A. (2019). Plant agro-biodiversity needs protection, study and promotion: results of research conducted in Lombardy region (Northern Italy). Biodiversity and Conservation (online). DOI: 10.1007/s10531-019-01889-3.
https://link.springer.com/article/10.1007/s10531-019-01889-3