SOLUZIONI SOCIAL TECH PER LE CITTA’ DEL FUTURO
Il 9 Febbraio scorso, lo studente DiSAA Riccardo Balistreri ha partecipato al Social Innovation Campus organizzato dalla Fondazione Triulza con un progetto d’acquaponica – l’Acquaponica dei Rick – pensato per coltivare le piante in assenza di terreno con acqua “arricchita” di allevamento di pesci.
Acquaponica: l’innovazione che porta sostenibilità
“Quella da noi proposta è una soluzione concreta ai problemi delle città del presente, problemi legati al cambiamento del clima, all’aumento della popolazione e alla scarsità di risorse: tutte tematiche che hanno come filo conduttore la sostenibilità, ossia la possibilità, o meglio il dovere, di mantenere inalterate le risorse naturali al fine, non solo di tutelare l’ambiente, ma di non compromettere le generazioni future.
Ecco perché riteniamo il nostro progetto molto importante: esso non è solo in grado di rispondere alle esigenze di oggi ma anche a quelle future. Il punto di non ritorno – dicono gli esperti sul clima – è stato oramai superato, dunque siamo già in ritardo sulla tabella di marcia per salvare il salvabile: questo è il retaggio delle generazioni precedenti. L’unico modo per cambiare il risultato di questa equazione è cambiare i fattori e perchè no, sostituire alcuni parametri ormai antiquati con qualcosa di nuovo, qualcosa che possa funzionare, una costante che possa controbilanciare quelle che saranno le sorti dei nostri figli e dei figli dei nostri figli.” Riccardo Balistreri
“Sicuramente le coltivazioni fuori suolo non potranno essere l’unica soluzione” ha affermato il Presidente di Confcooperative, Dott. Gardini durante la tavola rotonda a seguito della presentazione del Progetto Acquaponica di Rick, “bisognerà pertanto investire su queste tipologie di coltivazione e continuare con la
sperimentazione”.