I TANNINI FANNO BENE AI SUINI E ALL’AMBIENTE
I tannini sono considerati sostanze antinutrizionali perché in grado di precipitare le proteine e inibire gli enzimi digestivi. Inoltre potrebbero ridurre l’appetibilità del mangime. Ma diverse ricerche hanno evidenziato che con dosaggi controllati queste proprietà possono avere risvolti positivi con azioni antimicrobiche e antiossidanti. Nel nostro lavoro, effettuato in collaborazione con l’Università di Udine e utilizzando i suini ospitati nel centro sperimentale del DiSAA che si trova a Cornaredo, sono stati valutati tannini idrolizzabili estratti dal castagno. Ai bassi dosaggi utilizzati sia le prestazioni produttive, quali l’incremento di peso, l’ingestione e la conversione alimentare, sia la digeribilità della razione non sono risultate diverse rispetto al controllo senza tannini. Anche la resa alla macellazione e le caratteristiche dei tagli sono risultate analoghe tra controllo e trattato. I tannini non hanno quindi evidenziato effetti antinutrizionali. Un effetto significativo evidenziato con il mangime addizionato di tannini è stato la riduzione dell’azoto escreto con le urine, che ha compensato la maggior perdita fecale determinando così una ritenzione di azoto simile. Questo è sicuramente un aspetto positivo da punto di vista ambientale in quanto si riduce la volatilizzazione dell’azoto delle deiezioni prodotte in porcilaia e la conseguente formazione di ammoniaca e, a seguire, di piogge acide e di polveri sottili, pericolose per la salute dell’uomo.
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In figura: suini alla mangiatoia.
RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO
Galassi, G., Mason, F., Rapetti, L., Crovetto, G.M., Spanghero, M. (2019). Digestibility and metabolic utilization of diets containing chestnut tannins and their effects on growth and slaughter traits of heavy pigs. Ital J Anim Sci, 18, 746-753. DOI: 10.1080/1828051X.2019.1570361