IDRATARE: il progetto firmato DiSAA vince il premio Florisa Melone 2024

Il progetto di ricerca made in DiSAA “IDRATARE: IDrologia, idRAulica, e geomeTriA a supporto dell’iRrigazione a scorrimento superficialE” si è aggiudicato il premio Florisa Melone 2024.

Bandito dalla Società Idrologica Italiana (SII) e sostenuto dalla famiglia della Dott.sa Melone il premio consiste in 5.000€ da dedicare allo sviluppo di un progetto di ricerca della durata di 12 mesi da parte di giovani ricercatori di istituzioni diverse. L’iniziativa intende promuovere la collaborazione tra giovani ricercatori, iscritti alla Società Idrologica Italiana, con la finalità di favorire l’autonomia di ricerca di giovani soci e stimolare nuove idee nel campo idrologico.

IDRATARE è stato presentato da Fabiola Gangi, ricercatrice presso il nostro dipartimento, e Cosimo Peruzzi, ex AdR DiSAA oggi impegnato come ricercatore presso l’ISPRA. 

IL PROGETTO IDRATARE

La gestione sostenibile della risorsa idrica è diventata uno dei temi cruciali della nostra epoca. Complice il riscaldamento globale, che sta influenzando il clima e l’idrologia regionale, alcune pratiche irrigue, come l’adacquamento a scorrimento superficiale, sono tacciate di essere inefficienti e vetuste. Ciononostante, l’irrigazione a scorrimento, apporta benefici ambientali molto importanti, come la ricarica delle falde, il contenimento dei gas climalteranti delle produzioni agricole, e il sostentamento degli habitat ripariali. Perciò, sarebbe ragionevole ricercare soluzioni per ammodernare questo metodo irriguo piuttosto che sostituirlo in modo radicale sui territori dove è praticato, nell’ottica di ridurre, da una parte, gli sprechi idrici mentre, dall’altra, incrementare i benefici ambientali. A tal fine, si propone di affrontare questa tematica con un sistema del tutto innovativo di supporto alla decisione irrigua che coniuga modellistica agro-idrologica e modellistica idraulica in un contesto laddove la distribuzione della risorsa idrica è ancora vincolata, per necessità, alla turnazione.Mentre il modello agro-idrologico, che simula il bilancio idrico di un suolo agrario, fornirà l’indicazione di ‘quando’ irrigare, il modello idraulico, che simula il processo di spagliamento, restituirà il volume di adacquamento più opportuno affinché l’intervento irriguo risulti adeguato ed efficiente, garantendo ad ogni modo l’uniformità di distribuzione. Grazie all’accoppiamento del modello agro-idrologico e di quello idraulico sarà possibile studiare il risparmio idrico indotto da una maggiore flessibilità del calendario irriguo, oppure da una serie di accorgimenti strutturali e non strutturali legati ad un maggior controllo dei tempi adacquamento oppure di una migliore sistemazione idraulico-agraria del campo. I risultati di questo lavoro (applicato ad un caso studio reale dove si hanno già molte informazioni sulle caratteristiche degli adacquamenti, sulle condizioni agrometeorologiche, sulle proprietà dei suoli, e sulle colture) serviranno per trarre indicazioni sulle buone pratiche da adottare per tenere in vita questi metodi irrigui, aumentandone la loro sostenibilità e resilienza.

La cerimonia di assegnazione del premio Florisa Melone 2024 si è svolta a Udine lo scorso 25 giugno in occasione delle “Giornate dell’idrologia” 2024.