LA SPETTROSCOPIA VIS/NIR E’ UNA GREEN-TECHNOLOGY? UNO STUDIO LCA SULLE ANALISI DELL’OLIO D’OLIVA LO CONFERMA

La spettroscopia vis/NIR è sempre stata utilizzata nella filiera alimentare ma con limitazione rispetto alle sue vere potenzialità. Una nuova caratteristica da poco attribuita a questa tecnologia è quella di essere “green”, seppur non ancora scientificamente provato. Con questa pubblicazione, il gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Riccardo Guidetti ha quantificato gli impatti relativi alle attività di laboratorio nel settore oleario utilizzando o meno la spettroscopia NIR. Sulla base dei risultati ottenuti, la sostituzione delle analisi chimiche con quelle ottiche porterebbe ad una riduzione dell’impatto relativo all’esecuzione delle diverse analisi di 11360 kg di CO2eq ogni anno, paragonabile a un viaggio in auto di circa 113000 km, circa 3 volte il giro della terra. L’impatto ambientale calcolato per i metodi chimici e per quelli ottici ha mostrato un impatto 36 volte inferiore per queste ultime. Questo gap può aumentare ulteriormente istruendo il sistema ottico alla previsione di altri parametri rispetto a quelli analizzati o semplicemente aumentando il numero di campioni analizzati.

RIFERIMENTO BIBLIOGRAFICO

Casson, A., Beghi, R., Giovenzana, V., Fiorindo, I., Tugnolo, A., & Guidetti, R. (2019). Visible Near Infrared Spectroscopy as a Green Technology: An Environmental Impact Comparative Study on Olive Oil Analyses. Sustainability, 11(9), 2611. DOI: 10.3390/su11092611.