L’esperienza di Diego Remelli sul progetto IrriSuS
Il PNRR, piano nazionale di ripresa e resilienza, stanzierà 880 milioni di euro per migliorare le risorse idriche e 500 milioni per innovare i processi produttivi, in uno scenario climatico caratterizzato in cui gli amministratori locali chiedono a tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’acqua di trattenerla il più possibile in vista di un’estate torrida come nel 2022, le precipitazioni sono scarse, i fiumi in sofferenza.
In questo contesto, l’agricoltura di precisione, ovvero quelle strategie in ambito agrario che usano le moderne tecnologie dell’informazione per raccogliere dati, integrarli e produrre decisioni operative, è di grande attualità.
La ricerca universitaria del DiSAA, infatti, grazie al finanziamento di Regione Lombardia e del Programma di Sviluppo Rurale, dedica molta attenzione allo studio di tecniche agricole, e alla loro concreta applicazione sul campo, al fine di utilizzare al meglio l’acqua a scopo irriguo, riducendo al minimo gli sprechi.
Il progetto IrriSuS, per esempio, ha portato i ricercatori in provincia di Mantova dove, insieme a Diego Remelli, allevatore e agricoltore di zona, hanno testato tecniche di irrigazione a scorrimento al fine di monitorare la quantità di acqua utilizzata, e controllare la qualità del suolo in modo da massimizzare l’efficienza dell’acqua. Nel video, una testimonianza di com’è andato il lavoro.
Scopo del progetto è anche quello di implementare linee guida/protocolli operativi utili a livello territoriale e ergionale per gestire l’irrigazione a scorrimento, in modo da ottenere migliori efficienze di distrubuzione dell’acqua in fase irrigua.
Altri progetti di smart irrigation a cui sta lavorando il DiSAA sono consultabili nella piattaforma RITA ill cui acronimo sta per Risorse Idriche e Territori Agroforestali.